LE VERTIGINI
È possibile mantenere un corretto orientamento spaziale per ogni situazione della vita quotidiana grazie al preciso funzionamento del sistema dell’equilibrio, sistema molto complesso che elabora ed integra le informazioni provenienti da tre sottosistemi sensoriali: visivo, propriocettivo e
vestibolare.
Le informazioni fornite da questi tre sottosistemi sensoriali
vengono, in ogni istante, elaborate e trasferite al sistema muscolare, in maniera automatica e inconscia, per assicurare
lo stato di equilibrio, ossia quella condizione che ci
consente di vivere bene, quasi senza pensare al tipo di movimento
che stiamo facendo e senza timore di cadute.
Il sistema dell’equilibrio è inoltre strettamente connesso con le funzioni corticali superiori che da un lato ci rendono coscienti dello stato di equilibrio ma dall’altro possono influenzare la percezione dell’equilibrio secondo situazioni
emotive (si pensi, ad esempio, alla vertigine negli
attacchi di panico).
Il paziente comprende, nel sintomo vertigine, ogni perturbazione
dell’equilibrio e, quindi, quadri molto variabili.
Il sintomo vertigine appare estremamente frequente nella pratica clinica: dopo il dolore, la vertigine è il sintomo che più frequentemente determina l’accesso al Pronto
Soccorso.
La sofferenza soggettiva determinata dalla vertigine è
molto elevata, tanto da riunire nel vasto capitolo delle
malattie vertiginose patologie assai diverse per etiologia e
patogenesi, ma accomunate dalla vertigine vissuta come
sintomo prevalente. |
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